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Le mostre di Flashback: ecco l’elenco dettagliato

Ogni anno il programma culturale di Flashback riserva grande spazio alle mostre.

Le mostre: ecco l’elenco


Le mostre seguono il tema principale della manifestazione, un viaggio erratico nella storia dell’arte che quest’anno è ispirato dalla penna del duo fantascientifico Arkadij e Boris Strugackij. Per Flashback, Gli Erranti / The Wanderers sono osservatori instancabili.

Il programma si sviluppa tutto l’anno grazie al Flashback special project Opera Viva Barriera di Milano.

Inoltre quest’anno, a dare forme e colori alle mostre del nuovo Flashback exhibition, ci sarà il wall painting The Time Wanderers di Sergio Cascavilla. Quindi il suo lavoro accoglierà i visitatori nell’art lounge.

Il Pala Alpitour
è lo scenario perfetto per mostre e felici incontri sotto il segno dell’arte, come per gli amici-artisti Arata Isozaki e Hidetoshi Nagasawa (Tonei 1940 > Milano 2018). Il primo è l’architetto del prestigioso spazio espositivo illuminato da vetrate alte 15 metri. Il secondo è uno dei due protagonisti della doppia personale Cambiando dimora: i passi nel tempo, a cura di Michela Casavola. Le opere di Nagasawa saranno in dialogo con quelle di Eva Marisaldi (Bologna 1966),

Nondimeno, la mostra-omaggio a Marco Gastini Gli anni 80, ideata per raccontare l’errare dell’artista torinese tra materiali insoliti e ardite sperimentazioni.
Infine un progetto di Untitled Association, cultural partner di Flashback 2019. In particolare è dedicato all’artista sudafricano William Kentridge (Johannesburg 1955). Di conseguenza, grazie alle opere scelte, gli Erranti si addentrano negli angoli più bui del nostro passato recente.

Le mostre: Opera Viva Barriera di Milano 2019
un progetto di Alessandro Bulgini
a cura di Christian Caliandro

Un progetto di arte urbana

Lo special project Opera Viva Barriera di Milano Il Manifesto è il progetto di arte urbana, ideato da Alessandro Bulgini e curato da Christian Caliandro.
Infatti nasce nella convinzione che l’arte debba uscire dagli spazi istituzionali. Questo nasce per connettere in profondità zone temporali differenti.

Un unico appuntamento espositivo

La mostra Opera Viva Barriera di Milano, al Pala Alpitour dal 31 ottobre al 3 novembre, riunisce dunque in un unico appuntamento espositivo i cinque manifesti 6x3m che, nei mesi precedenti, hanno accompagnato la vita dei passanti di Barriera di Milano. Un’occasione, breve e intensa, in cui si amplificano e moltiplicano l’uno, raccontando ancora una volta questa finestra aperta sul mondo e per il mondo.
Il fil rouge di Opera Viva Barriera di Milano 2019 è, come per la fiera, ispirato dal libro dei fratelli Strugackij Gli Erranti.

Le mostre: SERGIO CASCAVILLA
The Wanderers

Sergio Cascavilla, Torino 1966, è uno degli artisti chiamati a interpretare questa settima edizione di Flashback. Il suo lavoro è sempre stato a cavallo tra ambiti diversi e le sue sono opere coloratissime, vicine al fumetto, narrativamente surreali.
Questa visionarietà si è infilata dentro le trame astratte che si celano in ogni dove nella realtà. I colori, le linee e le campiture organiche e seduttive di colore, sono il frutto di un virtuosismo tecnico, sua caratteristica peculiare. Il concetto di astrazione dei lavori di Cascavilla viene contaminato da quello di decorazione, affermando la necessità di consumare un rapporto con l’ornamentazione. Le opere realizzate per Flashback sono nove.

Le mostre: EVA MARISALDI > HIDETOSHI NAGASAWA
Cambiando dimora: i passi nel tempo
a cura di Michela Casavola

Il lavoro eclettico di Marisaldi dialogherà, in un inedito equilibrio spaziale e poetico. Due generazioni e due linguaggi differenti che si incontrano in un viaggio universale. Il viaggio ha caratterizzato la vita e il lavoro dei due artisti .

Entrambi sono suggestionati dal trascorrere del tempo, dal motivo del viaggio e dalla sospensione temporale.
Il viaggio è una costante nella vita e nella pratica artistica di Nagasawa . La ricerca di Nagasawa ci conduce a opere pervase dalla sensazione di leggerezza, di librazione nell’aria e di un andamento aereo. La grande opera Yugao-Jole (2005-2013) ne è un esempio. Nella versione presentata per Flashback a Torino la vediamo sospesa con cavi di acciaio dal soffitto. Qui domina la sua volumetrica geometria stellare.

Surround

E il movimento caratterizza anche la scultura aerea Surround, 2018, di Eva Marisaldi. Quest’opera sembra un’onda sospesa in alto che si dimena da una parete ad un’altra. Così ricorda la scia in movimento degli uccelli migratori di una cronofotografia. L’onda simula il viaggio degli uccelli orientati dalle stelle come punti cardinali. Anche per il video Cornucopia, 2005, è offerta la possibilità di una esperienza percettiva di carattere visivo sonoro. Il video è una animazione prodotta direttamente dal suono. Cioè è proprio il suono che genera l’immagine animata.

Le mostre: MARCO GASTINI
Gli anni 80
in collaborazione con l’Archivio Gastini

A un anno dalla scomparsa, Flashback celebra in un’esposizione personale Marco Gastini (Torino, 1938 > 2018).
Nelle mostre se ne osserva la matrice errante visibile nel subentrare dei materiali più disparati . L’opera è già esposta Städtische Galerie im Lenbachhaus a Monaco di Baviera e alla XL Esposizione biennale internazionale d’arte di Venezia, entrambe nel 1982).

L’impasto pittorico di questi lavori aumenta di complessità grazie a un acceso cromatismo. Uno dei più grandi ed estrosi artisti italiani del secondo Dopoguerra.

Le mostre: William Kentridge
a cura di Untitled Association

Per il secondo anno consecutivo si rinnova la collaborazione con Untitled Association, cultural partner di Flashback. Untitled ha selezionato una serie di opere di William Kentridge. In questi lavori gli erranti si muovono tra storie, che rimandano spesso al doloroso passato dell’apartheid e del colonialismo in Africa.

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